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Gli incidenti stradali, purtroppo, possono avere conseguenze drammatiche non solo per la vittima diretta, ma anche per i suoi familiari e congiunti. Il trauma psicologico derivante dalla perdita di un proprio caro o dalle gravi lesioni subite dallo stesso, può causare un danno non patrimoniale significativo, che la legge italiana riconosce e tutela.

In questo articolo, ci concentreremo sulle Tabelle di Roma, un importante strumento utilizzato da tutti i Tribunali di Italia, per la liquidazione del cosiddetto “danno riflesso” subito dai prossimi congiunti del macroleso, ovvero la vittima principale dell’incidente.

Cos’è il danno riflesso?

Il danno riflesso è quel pregiudizio non patrimoniale che colpisce i familiari e i congiunti della vittima di un illecito, come un incidente stradale. Si tratta di un danno di natura morale, che si manifesta sotto forma di dolore, sofferenza, angoscia e turbamento psichico derivanti dalla perdita o dalla grave lesione sofferta dal proprio caro.

Come si liquida il danno riflesso?

La liquidazione del danno riflesso avviene in base a criteri equitativi, tenendo conto di diversi fattori, tra cui:

  • Il grado di parentela tra la vittima e il danneggiato;
  • L’età del danneggiato;
  • Le condizioni di salute del danneggiato;
  • Le preesistenti condizioni psicologiche del danneggiato;
  • La gravità del danno subito dalla vittima;
  • Il rapporto interpersonale tra la vittima e il danneggiato.

Le Tabelle di Roma:

Le Tabelle di Roma, redatte dal Tribunale Civile di Roma, rappresentano un importante punto di riferimento per la liquidazione del danno riflesso. Queste tabelle forniscono dei valori indicativi per la quantificazione del risarcimento, in base al grado di parentela e all’età del danneggiato.

Come utilizzarle:


Le Tabelle di Roma si articolano in due sezioni:

  • Sezione A: dedicata al danno morale subito dal coniuge e dai figli della vittima;
  • Sezione B: dedicata al danno morale subito dagli altri familiari della vittima (genitori, fratelli, sorelle, etc.).

Per ogni grado di parentela, le tabelle indicano un punteggio base, a cui viene applicato un coefficiente correttivo in base all’età del danneggiato. Ad esempio, il punteggio base per il coniuge è di 20 punti, mentre per i figli è di 15 punti.

Oltre al punteggio base e al coefficiente correttivo, le tabelle prevedono anche l’applicazione di un ulteriore coefficiente di personalizzazione, che tiene conto delle specifiche circostanze del caso concreto.

Esempio di utilizzo delle Tabelle di Roma:

Supponiamo che un padre muoia in un incidente stradale. La moglie, in qualità di coniuge superstite, potrà richiedere il risarcimento del danno riflesso utilizzando le suddette tabelle. Il punteggio base per il coniuge è di 20 punti. Se la moglie ha 50 anni, il coefficiente correttivo da applicare è 1,15. Pertanto, il punteggio totale sarà di 23 punti.

A questo punteggio, il giudice potrà applicare un ulteriore coefficiente di personalizzazione, in base alle specifiche circostanze del caso concreto. Ad esempio, se la moglie e il marito avevano un rapporto particolarmente stretto e la donna ha sofferto un grave trauma psicologico a seguito della morte del coniuge, il coefficiente di personalizzazione potrebbe essere superiore alla media.

Conclusione

Le Tabelle di Roma rappresentano un utile strumento per la liquidazione del danno riflesso subito dai prossimi congiunti del macroleso. Tuttavia, è importante sottolineare che si tratta di valori indicativi e che il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, potrà discostarsi dalle Tabelle in base alle specifiche circostanze del caso concreto.

Se avete subito un danno riflesso a seguito di un incidente stradale, è consigliabile rivolgersi a un avvocato che opera nel campo del risarcimento del danno e della responsabilità civile derivante da reato per ottenere una valutazione del vostro caso e una tutela adeguata dei vostri diritti.

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